F. è una donna 45 anni sposata con una figlia. È innamorata di un altro uomo molto più giovane di lei. Frequenta l’uomo da un anno. L'idea di divorziare e cambiare vita l'ha portata a una grande confusione. Dopo l'ultima discussione che ha avuto con persone a lei vicine, riferisce di sentirsi schiacciata dalle emozioni che le offre il nuovo amore e dalla paura che tutto finisca all'improvviso.
Ogni volta che il marito la cerca nell'intimità, lei non c'è mai con l'anima ma solo con il corpo “La mia anima abbandona il mio corpo, penso ad altro mentre lui lo fa”.
Domando con tono basso se, lei, c'è con l'anima nei suoi incontri amorosi con l'uomo di cui è innamorata, lei rimane in silenzio per un po' di minuti, dopodiché si alza e va via ripetendo “Non c'è nemmeno con lui!”. Dopo due settimane, torna in lacrime, riferisce di stare male perché prova un grande senso di colpa per il marito e per la figlia. Racconta un sogno, in cui, si trova da sola in mezzo ad un parco con una valigia pesante in mano, circondata da strade varie e infinite quando all'improvviso viene rapita da una mano che scende dal cielo e la porta via. Le chiedo che idea si era fatta del sogno, lei mi risponde che: la mano scesa dal cielo era la mano dell'angelo che le aveva salvato la vita e che le varie strade rappresentavano le sue confusioni. Aggiunge mentre piange: “ho già deciso”, ha deciso cosa?, chiedo, “ho deciso di riprendermi la mia vita insieme a mia figlia e mio marito”, e la valigia?, domando. “l'ho persa quando mi sono svegliata” risponde.